La lavanda
La lavanda è una pianta erbacea che si sviluppa in forma di arbusto, non raggiunge grandi dimensioni (in genere arriva ad una altezza massima di mezzo metro) ma tende a svilupparsi molto in larghezza, infatti la sua ramificazione la rende una pianta molto folta partendo già dal livello del terreno.
Le sue foglie sono posizionate rispetto allo stelo in maniera opposta le une alle altre e sono di forma acuta; mentre alla base dell'arbusto sono molto fitte diventano più rade e disposte in maniera lineare verso la punta dei rami. Le spighe della lavanda hanno la caratteristica forma peduncolata mentre i frutti si trovano all'interno del calice persistente.
Esistono moltissime varietà di lavanda, circa una quarantina, che differiscono tra loro per caratteristiche estetiche, per dimensioni, intensità del profumo e colorazione, ma mantengono la loro resistenza e la loro capacità di fiorire e svilupparsi anche in situazioni di clima arido e in assenza quasi totale di acqua.
Anche per quanto riguarda le caratteristiche medicinali della lavanda rimangono inalterate anche al variare della specie.
Ambiente lavanda
L'habitat adatto alla lavanda è molto vario proprio a causa della sua resistenza anche in condizioni climatiche avverse, si tratta di una pianta rustica e cresce spontaneamente in particolare in collina, dove i terreni sono aridi e sassosi.
Si può trovare praticamente in tutta Italia, in particolare sul versante tirrenico, lungo tutta la zona collinare adiacente agli Appennini (dalla Liguria fino alla Sicilia) ad altitudini comprese tra 800 e 1500 mt sul livello del mare.
La coltivazione a livello industriale può arrivare a coprire aree piuttosto vaste, anche pianeggianti.
La lavanda non teme il caldo e nemmeno il freddo, anche se è d'obbligo utilizzare qualche accortezza nel caso si verifichino delle massicce gelate. La lavanda diventa particolarmente rigogliosa se piantata in zone ben esposte al sole e ampiamente ventilate, non ha bisogno di molta acqua e anzi, la sua presenza massiccia può essere causa di ristagno che nuoce alla sua salute.
La lavanda va innaffiata senza esagerare, è opportuno tra una innaffiatura e l’altra verificare che il terreno in cui cresce si sia completamente asciugato e una volta asciutto è meglio lasciar trascorrere qualche giorno senza acqua, in questo modo non si rischia di bagnare le piante troppo in abbondanza o troppo spesso.
Per quanto riguarda il terreno, la lavanda non necessita che il terreno venga concimato ma si può a discrezione scegliere di concimare leggermente nel corso del mese di aprile, quando ha inizio la stagione vegetativa.Proprietà ebenefici della lavanda
I fiori della lavanda sono utilizzati in fitoterapia ed erboristeria per le numerose proprietà dovute alla presenza dell'olio essenziale, tannini, acido ursolico, flavonoidi e sostanze amare.
Questi principi attivi conferiscono alla pianta azione sedativa e calmante sul sistema nervoso, da utilizzare in caso di ansia, nervosismo, mal di testa, stress, insonnia e per combattere le manifestazioni gastrointestinali legate all'agitazione.
Tra i benefici della lavanda troviamo anche l'azione balsamica sulle vie respiratorie che rende questa pianta un ottimo rimedio contro le malattie da raffreddamento come influenza, tosse, raffreddore ed eccesso di catarro.
Inoltre la pianta di lavanda possiede proprietà carminative e antispasmodiche ed è dunque utile per ridurre la formazione e l'accumulo di gas a livello gastro-intestinale e per calmare spasmi e dolori addominali. L'azione antispasmodica è utile anche contro i dolori mestruali.
Per uso esterno la lavanda vanta proprietà detergenti, antinfiammatorie, analgesiche, antibatteriche, cicatrizzanti e decongestionanti. La pianta è utilizzata per ripulire ferite e piaghe, alleviare il prurito dato da orticaria e punture di insetti e per ridurre le irritazioni di pelle e mucose del cavo orale. L'olio essenziale di lavanda è utilizzato anche in profumeria.