Come coltivare la nolina (beaucarnea recurvata)
Queste piante sono di coltivazione abbastanza facile, anche perché tendono a sopportare condizioni non ideali, senza risentire di climi eccessivamente aridi o leggermente freddi, anche per mesi.
Le piante di Beaucarnea recurvata si coltivano in posizioni molto luminose, anche con qualche ora di sole al giorno, ma lontano da correnti d’aria fredda, e da fonti dirette di calore, quali caminetti, stufe, termosifoni, climatizzatori.
Gli esemplari di mangia fumo non amano gli eccessi di annaffiature, e durante l’inverno vengono annaffiate solo sporadicamente, mentre durante il resto dell’anno si annaffiano solo quando il terreno è abbastanza asciutto, ovvero ogni 2-3 giorni in agosto, ogni settimana o ogni dieci giorni in aprile. Da marzo a settembre si aggiunge all’acqua delle annaffiature del concime per piante succulente, povero in azoto e ricco in potassio e microelementi.
Sembra che in casa le noline abbiano una sviluppo migliore se durante l’inverno possono entrare in un periodo di riposo vegetativo; per fare questo è opportuno posizionare la pianta in una zona poco riscaldata della casa, con temperature non superiori ai 10_12°C, ma neppure inferiori agli otto °C; un posto perfetto potrebbe essere un vano scale, ma solo se le correnti d’aria provenienti dalla porta di casa non raggiungono direttamente la pianta.
Capita spesso che il fogliame delle nolina dissecchi, solo in punta o completamente; le zonature di seccume possono essere rimosse con una forbice, le foglie invece completamente secche possono venire rimosse direttamente dalla base del cespo.
Queste piante, nonostante provengano da zone con clima arido, sembrano gradire periodiche vaporizzazioni della chioma durante i periodi più asciutti dell’anno, e in particolare durante l’inverno; quindi da ottobre a febbraio, invece di annaffiare la pianta, ricordiamoci di vaporizzarne la chioma ogni settimana, con acqua demineralizzata.
Temperature ed esigenze ambientali
La Beaucarnea si adatta perfettamente alla crescita nelle nostre abitazioni. L’ideale è mantenerla, a seconda delle stagioni tra i 10°C e i 30°C. La pianta in realtà è in grado di sopportare un clima più rigido arrestando però la crescita, già normalmente lentissima.
Possiamo tenere i vasi nei locali abitati in tutte le stagioni, con temperature minime di circa 16°C; in alternativa, durante l’inverno, possiamo spostarli in un vano un po’ più freddo, regolando di conseguenza illuminazione e irrigazioni.
Questi alberelli necessitano, soprattutto durante la bella stagione, di un buon passaggio di aria, ma, al contempo, vanno evitate le correnti di aria fredda. Teniamo presente questa esigenza in primavera e in autunno evitando di cambiare l’aria nelle stanze nelle ore più fredde della giornata.