Coltura
Il delizioso Platycodon troverà eccellente posizione in abbellimento di aiuole e spazi verdeggianti, ciò nondimeno potrà essere collocato in contenitori nell'abitazione. In tutti i casi, dovrà predisporsi una terra soffice, poco coesa e pregna di sostanze organiche, a cui si dovranno preferibilmente aggiungere delle componenti torbacee e ghiaiose atte ad assicurare il corretto ed efficiente drenaggio. Si riveleranno superflue, peraltro, frequenti operazioni di potatura, risultando bastevole la semplice e veloce rimozione di parti della pianta erbacea vecchie e avvizzite. Opere di rinvaso, invece, saranno effettuate con i primi tepori primaverili ma soltanto se strettamente necessarie, ovvero qualora le radici abbiano colmato il contenitore nell'interezza e rendano difficoltosa la regolare alimentazione dell'arbusto.
Fertilizzazione e concimazione
Ovunque sia la sistemazione prescelta, la piantina ornativa andrà regolarmente concimata, ai fini dell'assunzione dei dovuti nutrienti. Andrà costantemente fertilizzata durante i mesi primaverili ed estivi, finanche ai primi giorni di ottobre, con interruzione dell'opera nel periodo freddo. Sarà preferibile l'impiego di fertilizzanti a natura liquida, convenientemente disciolti nell'acqua di irrorazione, tuttavia non va escluso, a frequenze ovviamente più diradate, l'utilizzo di fertilizzante di natura solida, granulare a cessione prolungata e costante. Il concime sarà specifico per la pianta Platycodon e dovrà prevedere una netta preponderanza della componente potassica, atta al rigoglioso fiorire, rispetto alle altre macrocomponenti azotate e fosforate, e altresì la presenza di tutti i microelementi indispensabili per lo sviluppo dell'arbusto.